Una collezione di tessuti virtuale creata durante il lockdown ispirandosi alle pubblicità degli anni Trenta del Lanificio Zegna: era questa la sfida proposta dal Professor Rossano Bisio agli studenti, che ciascuno a casa propria, condividendo online conoscenze, idee e ispirazioni, hanno realizzato una brillante “capsule” di tessuti per la creazione di tre capi da uomo. Un progetto ricco di sorprese, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Zegna.
Una delle abilità principali del disegnatore di drapperia (i tessuti destinati alla confezione di indumenti maschili), si manifesta nell’individuare gli aspetti sostanziali di un suggerimento e trasformarlo in un prodotto commercialmente valido.
Se per alcuni illuminati questo è un vero e proprio talento, una tale competenza è certamente possibile svilupparla mescolando ad arte conoscenze tecniche, intuito e creatività.
Ed è proprio questo il cuore del lungo e articolato corso di Design e Progettazione Tessuti che il professor Rossano Bisio, in forza della sua esperienza più che trentennale sul campo, tiene agli studenti del TAM.
Tipici di questo corso sono le visite alle aziende, gli incontri con i professionisti del settore, le molteplici e variegate ispirazioni provenienti dal mondo dell’arte e della cultura, ma anche dalla natura e dalla società, capaci poi di trasformarsi al CAD tessile in idee per nuovi tessuti.
Nonostante le restrizioni del lockdown, tutto questo non è mancato ai ragazzi del primo anno del corso Prodotto, Progettazione e Design Tessile, che hanno accolto volentieri la proposta del Professor Bisio di sfruttare la preziosa collaborazione con la Fondazione Casa Zegna, la quale ha messo a disposizione i materiali del proprio ricchissimo archivio tessile ma soprattutto la professionalità di Danilo Craveia, archivista professionista e responsabile dell’Archivio Zegna (Casa Zegna).
L’archivio tessile della Fondazione Zegna
L’archivio storico, cuore di Casa Zegna, accoglie la raccolta di preziosi campionari tessuto, documenti, foto, video, testimonianze di cento anni di storia industriale. Non solo un imponente archivio tessile, ma anche un excursus tra storia imprenditoriale, mecenatismo ambientale e sociale.
L’idea nasce nel 2003 su iniziativa di Fondazione Zegna con la costituzione del polo archivistico aziendale, che vede nel luglio del 2007 l’inaugurazione del prestigioso complesso di Casa Zegna all’interno del Lanificio di Trivero (BI).
Casa Zegna ha messo a disposizione del TAM tre straordinarie immagini risalenti agli anni Trenta, che sono state illustrate e approfondite da Craveia stesso nel corso di un intervento suggestivo e ricco di spunti per i nostri studenti.
Le pubblicità fornite mostrano i primi marchi depositati da Ermenegildo Zegna, ed erano destinate ai canali di comunicazione più utilizzati in quel periodo che erano le riviste di moda maschile Arbiter e Petronio.
Una delle immagini più forti è senza dubbio quella di un pugnale, dalla lama formata da ritagli di stoffa e dall’impugnatura con il marchio A.D.A.M. (Anonima Drapperia Abbigliamento Maschile), che spezza una catena con la dicitura “Made in England”. Il messaggio di questa pubblicità del 1935 è particolarmente interessante: Ermenegildo Zegna vuole competere con gli inglesi e “rompere” il loro predominio sulla produzione di tessuti di alta qualità.
A questo punto la missione dei ragazzi era quella di comprendere la profonda essenza che opere del genere possono ancora comunicarci e realizzare un processo di attualizzazione finalizzato al creare un’ipotetica “capsule” virtuale all’interno della collezione del Lanificio Ermenegildo Zegna.

Rossano Bisio
“Abbiamo iniziato il nostro compito seguendo gli interessantissimi ed esaustivi incontri online con il Dott. Craveia – racconta il professor Bisio – nei quali sono stati messi in luce i significati e i significanti delle immagini in esame. Ne è seguito un processo d’indagine volto a mettere in evidenza l’andamento della moda e del costume dell’epoca. Inoltre abbiamo analizzato le dinamiche sociali e artistiche che maggiormente condizionarono il procedere degli anni in questione”.
L’universo delle ispirazioni
Dall’analisi delle grafiche pubblicitarie, la discussione in classe ha fatto emergere un universo di ispirazioni visive e concettuali che sono spaziate dalla pittura di Mario Sironi (1885-1961), con i suoi celebri colori scuri e pastosi, e al movimento artistico del Novecento, compresa l’architettura razionalista, fino ai riferimenti cinematografici dei “gangster movies”, dove a predominare è il rigato forte, le linee pulite, la formalità e l’eleganza dell’uomo in ogni contesto.


La cartella colori e i capi
Passando al concreto operare sul tessuto, al termine del processo di elaborazione delle ispirazioni e delle suggestioni, è stata prodotta una cartella di 24 colori, con i quali sviluppare le idee di prodotto, che nell’analisi comparata delle immagini fornite da Casa Zegna e dalle riflessioni emerse in aula è parso interessante concentrare su tre articoli diversi: due abiti con caratteristiche diverse e una giacca in lana e canapa.
Elaborando le idee al CAD tessile, gli studenti hanno prodotto ciascuno la propria serie di campioni di tessuto virtuali, sulla base di un lavoro collegiale in cui si sono definite le linee guida per quella che doveva essere la composizione del tessuto in termini di carattere, peso e mano finale ideali per i tre articoli di base adatti al gusto contemporaneo.
Quelli riportati di seguito sono solo alcuni dei fazzoletti realizzati per ciascuno dei tre capi.