Continuano al TAM le testimonianze aziendali che ogni anno permettono l’incontro ravvicinato degli studenti con i manager e le personalità del tessile e della moda. Mercoledì 17 aprile è stata la volta di Ercole Botto Poala, CEO di Reda 1835.

REDA è una storica azienda tessile biellese, oggi famosa in tutto il mondo per i suoi tessuti pregiati, ma anche in prima fila nell’innovazione (vedi il lancio nel 2012 di Rewoolution, linea di abbigliamento tecnico in lana merino) e nell’esplorazione di nuovi mondi (vedi la partecipazione come founder e finanziatori di Lanieri, primo e-commerce italiano di abiti su misura maschili).

“La differenza la fanno le persone”

Ha introdotto così Ercole Botto Poala il suo intervento di fronte agli studenti del TAM, a rimarcare quanto importante sia il coraggio e l’intraprendenza di chi opera all’interno di un’azienda, al di là dei macchinari e della tecnologia, che, se pur essenziali, sono nulla senza la visione di chi li governa.

Una visione in cui “il cambiamento è inevitabile“, come appare scritto a caratteri cubitali oggi sullo stabilimento di Crocemosso, e che ha accompagnato lo sviluppo di Reda in tutti i suoi snodi fondamenti nel corso degli oltre 150 anni di storia, costellata sì di grandi successi, ma anche di fallimenti, prove ed errori, che – ha sottolineato Botto Poala – sono l’ingrediente fondamentale dell’attività imprenditoriale.
Come nella vita, infatti, è solo dagli errori che si impara, è solo di fronte alle difficoltà che, obbligati a trovare una soluzione, si cresce diventando più forti di prima.

“Vi potrà capitare spesso nella vostra vita di non andare bene per un’azienda o di non essere scelti per un certo lavoro, ma non c’è nulla di male! Questi non sono fallimenti, ma opportunità per chiedervi cosa non abbia funzionato e come poter migliorare per arrivare un giorno esattamente là dove desiderate”.

Installazione di Charlie Jeffery presso lo stabilimento Reda a Crocemosso (Biella)

Le persone dunque al centro delle aziende: le persone che lavorano all’interno dell’azienda, così come i clienti ai quali essa si rivolge:

“L’industria non sparisce per colpa della tecnologia, ma perché non si è preoccupata di capire cosa vuole il suo cliente”.

Solo una azienda attenta alle evoluzioni del mercato, se non addirittura capace di predirle e anticiparle, è quella che, oggi più che mai, è in grado di sostenere la competitività sempre più serrata, forte anche di un set di valori consolidati a cui fare riferimento.
E anche in questo REDA insegna come sia possibile avere successo, diventare grandi e conquistare i mercati senza mai abbandonare le proprie radici:

“Siamo orgogliosi del nostro territorio e non abbiamo mai voluto abbandonarlo. Abbiamo deciso di restare a Biella, di non delocalizzare – ha detto Ercole Botto Poala – perché la lana è un materiale difficile da lavorare e per farlo serve la conoscenza delle persone, una capacità che rimane fondamentale nonostante l’avanzamento tecnologico”.

Alcuni momenti dell’incontro

I giovani sono il seme del cambiamento

Al termine della chiacchierata che ha toccato anche temi come la sostenibilità (“fondamentale per competere”) e lo storytelling (“oggi i tessuti li devi saper raccontare”), Botto Poala ha esortato i ragazzi a elevare al massimo le proprie competenze:

“Oggi la competizione è globale. Ogni giorno in azienda riceviamo curricula da ogni parte del mondo. I vostri concorrenti non sono solo i vostri compagni di banco, ma ragazzi che ovunque nel mondo studiano e si formano per entrare in questo mondo”.

Infine i saluti con un messaggio semplice ma incisivo:

“Il futuro è di chi oggi ha 20/30 anni, voi siete il seme del cambiamento! Portate nelle aziende la vostra curiosità e il vostro coraggio, rispettando con umiltà l’esperienza di chi è arrivato prima di voi”.

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